L’obbligo di conseguire l’attestato Haccp è disciplinato dalla direttiva Europea 2005/36/CE recepita dallo Stato Italiano con D.lgs 206/2007, secondo cui qualsiasi operatore del settore alimentare deve necessariamente conoscere le norme dell’Haccp e, a certificazione delle conoscenze acquisite, essere in possesso dell’attestato. Una volta ottenuto l’attestato si è nelle condizioni di potere operare nel settore alimentare senza rincorrere in sanzioni da parte degli Ispettori della sicurezza e igiene alimentare.
Alcuni titoli di studio esonerano il lavoratore dal conseguimento dell’attestato. Ad esempio, sono esonerati i diplomati negli Istituti Alberghieri, laureati in settori tecnico-scientifici, che abbiano acquisito durante il percorso di studio le nozioni sull’Haccp. Resta però l’obbligo del rinnovo.
Cosa sono i corsi di formazione e chi deve sostenerli?
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Cosa è la rintracciabilità alimentare?
La rintracciabilità è definita come: “Possibilità di ricostruire e seguire il percorso di un alimento, di un mangime, di un animale destinato alla produzione alimentare o di una sostanza destinata o atta ad entrare a far parte di un alimento o di un mangime attraverso le fasi della produzione, della trasformazione e della distribuzione”. Questa è l’ultima di una serie di definizioni succedutesi nel tempo fino all’attuale, contenuta nel reg. CE 178/2002 sulla sicurezza alimentare. Con la rintracciabilità si definisce il percorso che compie la materia prima lungo una filiera produttiva fino a diventare prodotto finito. Identificando ogni punto della filiera il prodotto è quindi rintracciabile.
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